Ok, sarò tacciato di essere un cazzo di leghista di merda... ma a me la scuola tra sud e nord ha sempre mostrato degli abissi, soprattutto per esperienze personali.
Maturità del liceo linguistico, tema in inglese, svolgo il tema libero. Me lo trascrivo 3 volte e una copia me la porto fuori per farla leggere al cd Lettore di Inglese, un tizio davvero simpatico di Birmingham (tifoso del City e odiante l'Aston Villa), che mi dice "Very well, Attila, great job". Problema, la prof che lo giudica arriva dal profondo sud e ha una pronuncia non troppo Oxfordiana (va bene, ho passato un periodo in USA per lavoro e adesso anche io ho una pronuncia che di inglese non ha + un cazzo) e mi dice che le costruzioni non le sembrano essere inglesi, ma sono astruse, non come lei insegna, ma Orwell, Byron... no, è che non scrivo un inglese fluido, a lei fruibile, troppe frasi corte. Al che le faccio notare che in inglese si usano periodi molto corti, al contrario del tedesco e, in alcuni casi, dell'italiano, lei resta interdetta e mi chiede se credo di avere una laurea in lingue. Resto con lo sguardo interrogativo e la faccia sbigottita della mia prof di Filosofia, commissario interno. Il mio tema non va... per la prof del sud non è un greato jobbo, "because frasesse werrre two shorte" (e giuro che mi ha detto davvero così).
Università prestigiosa del nord, ultimo anno, uno degli esami finali, ma non tra i più complessi (anzi, media di chi esce 29,5), arriva studente trasferito da università del sud e mostra un libretto tutto di 28/30 cum laude. Attila pensa che questo entrerà, farà la figura del genio e uscirà in un battito di ali con un 30 cum laude e chiavata accademica di qualche assistente particolarmente figa, però... parla strano... insomma, non in quello che potrebbe definirsi italico cruscolide. Lo studente del sud esce dopo 3/4 d'ora trafelato, urlando che sono dei bastardi, che gli hanno rovinato la media, che come pretendevano che conoscesse tutti i libri richiesti, che era un'ingiustizia. Attila si avvicina ad assistente figa esterefatta e con nonchalance chiede quanto ha preso, risposta, 18 perchè il prof era buono e in quel momento era stanco, per cui era ancora più accondiscendente, aveva fatto una mezza scena muta sulla domanda a piacere. Ne ho visti altri casi, ma questo era il + clamoroso.
Attila si è appena laureato e fa rotta verso meridione per salutare la sua prozia emigrata a sud in quanto circa 50 anni prima aveva sposato uno di là, conosciuto mentre lui faceva il militare al nord. Nello stesso periodo si diplomano le nipotine di mia zia (mie 2e cugine per intenderci). Bene nella scuola delle mie cugine (un liceo scientifico) solo un 36 (una specie di troglodita dislessico con problemi di sociopatia, ho avuto la fortuna di conoscerlo..), nessun bocciato e in ciascuna delle V almeno dieci 60/60 (con punte di dodici/tredici). Attila complimentoso.
Attila va a fare il master. Le borse di studio si possono prendere o per titoli o per superando una serie di prove. Tutti quelli che arrivano da sud le prendono per titoli (chi può competere contro uno che ha 60/60 e 110/110 cum laude?), noi dobbiamo accontentarci di quelle per prove.
Il problema vero era che poi molte delle lezioni è svolta in inglese... immaginatevi le scene di fior di laureati cum laude che cerca di esprimersi in simil balli del qua qua per sviscerare angloticamente concetti elementari, per arrendersi definitivamente e chiudersi nel mutismo più totale quando si arriva a discutere di business plan e di breakeven point.
Cara la ministra Gelmini, sono contento che abbia il fidanzato facoltoso e certamente belloccio, ma quando diciamo qualcosa di forte e di giusto (sfido chiunque a dirmi che non ci sono gap... ma c'è quella facoltà dell'università di posto a caso che sforna ingegneri che vengono contesi da tutto il mondo... vabbè per le favole farò un altro post), non ritrattiamolo 5 minuti dopo alla minima polemica. Anche perchè è qualcosa di RISAPUTO.
E' come se fossi tacciato di razzismo se vado a dire che il PIL del Veneto è immensamente + alto di quello della Calabria. E' una cazzata.
P.S. Io sono apolitico, a me sta bene chiunque non mi scassi il cazzo con il mio lavoro, visto che ho a che fare con giunte rosse, bianche, verdi, rosate, gialle, azzurre e tutti i colori di 'sta minchia. Se qualcuno rompe i coglioni nel mio lavoro con le autorizzazioni o altre stronzate, mi sta automaticamente sul cazzo.
mercoledì 3 settembre 2008
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